ViaggeroEuropaItaliaUmbriaDeruta

Umbria

Informazioni essenziali
Città e paesi dell'Umbria

Deruta, Umbria

Deruta, la città della ceramica

Nota per le sue bellissime maioliche, la cittadella fortificata di Deruda, che si trova a 15 Km da Perugia, si erge sulle colline che fiancheggiano la riva sinistra del fiume Tevere e domina altezzosamente un panorama di colli che discendono sui fertili campi della grande pianura sottostante.

Appena alle porte di questa simpatica cittadina troverete le indicazioni per la trecentesca Chiesa di San Francesco con l'adiacente ex convento diventato il Museo Regionale della Ceramica che attesta, con più di 6000 reperti, tra cui la riedificazione di una vecchia farmacia, lo sviluppo sul territorio dell'arte ceramista che calcolava nel Cinquecento 50 fabbriche, diventate attualmente 237 aziende artigiane. Gli appassionati di shopping non potranno fare a meno di scendere nella parte bassa del paese, sulla via Tiburtina, dove troveranno tutta una serie di caratteristiche botteghe ceramiste.

Tra le fabbriche più antiche e interessanti segnaliamo la Ubaldo Grazia, le cui origini risalgono al XIII, che conserva al suo interno una collezione privata di pezzi databili dalla seconda metà dell'Ottocento ad oggi. Di particolare valore sono, tra queste opere d'arte, le riproduzioni ottocentesche dei primissimi ornamenti medievali in verde – manganese e le fotografie in bianco e nero del 1925 che raffigurano la stazione di San Nicolò di Celle dove partivano alla volta di Livorno per poi andare verso gli Stati Uniti, i primi bastimenti di ceramiche imballate in botti di legno su carretti trasportati dai cavalli.

Nel centro storico della città noterete immediatamente la Porta San Michele Arcangelo ai cui lati vi sono tracce dell'antica cinta muraria. Oltrepassata la porta, vi sono testimonianze di alcune fornaci e la piazzetta Biordo Michelotti su cui si innalza la chiesa di San Michele Arcangelo con la facciata dallo stile romano – gotico. Dopo la Fontana, a pianta poligonale, eseguita dai quinqueviri del Comune nel 1848, si trova piazza dei Consoli con il Palazzo Comunale, sede della Pinacoteca, che custodisce una significativa collezione di dipinti provenienti dalla chiese di San Francesco, Sant'Antonio, dei Defunti di Ripabianca e dall'ospedale di San Giacomo, e una parte della ricca raccolta di Lione Pascoli; tra tutti i capolavori qui presenti segnaliamo le opere del Perugino e dell'Alunno.

Da non perdere anche la chiesa di Sant'Angelo con la facciata romano – gotica, la chiesa di Sant'Antonio Abate che custodisce importanti affreschi di Bartolomeo e Gian Battista Caporali e la piccola ma aggraziata chiesa della Madonna del Divino Amore, attualmente conosciuta con il nome di Madonna di Cerasa.

Un po' di storia di Deruta

Quando Deruta fu subordinata al potere di Perugia, divenne una roccaforte di confine e difesa da Todi ed altri eventuali nemici. Nel XIII ebbe un proprio statuto e conquistò la facoltà di governarsi arbitrariamente senza il dominio di Perugia. Nel XIV e XV secolo fu messa a soqquadro da numerose dominazioni, devastazioni e grandi pestilenze. La supremazia della famiglia perugina dei Baglioni, iniziata nel 1500, avvantaggiò la riedificazione della maggior parte della città che riuscì in questo modo a risalire la china. Nel 1540, nel corso della "Guerra del sale", sostenne la Chiesa che, vinta la guerra, ricompensò Deruta con l'esonero dalle tasse per molti anni. Da questo momento in poi fu inclusa nello Stato Pontificio fino all'Unità d'Italia.

Colorate e ben fatte: le ceramiche di Deruta

La produzione di ceramiche nacque per soddisfare il fabbisogno domestico di utensili in cotto, per poi vivacizzarsi intorno al Trecento, grazie alla vicinanza con Assisi, per l'interesse che mostravano i pellegrini e per le committenze che pervenivano dai conventi. Nel Quattrocento, con la sopraggiunta del cobalto dall'Africa e con l'uso dell'antimonio per il giallo ocra e dell'ossido di ferro per l'arancio, la varietà dei colori delle ceramiche di Deruta aumentò notevolmente. Più tardi subentrò anche una grande innovazione: un soldato spagnolo importò una tecnica di origine araba, il "lustro", secondo cui una terza cottura donava all'oro un aspetto brillante.

Chiesa di San Francesco

Questa chiesa, situata a piazza dei Consoli, nel XIII secolo passò nelle mani dei francescani che la dedicarono al santo patrono del loro ordine e la riedificarono in forme gotiche. L'interno è ad un'unica navata e partendo dalla parete destra potrete ammirare in una nicchia la raffigurazione di Sant'Antonio da Padova e i suoi miracoli (XV secolo), mentre a sinistra della seconda bifora vi è una Madonna con Bambino e santi, bellissimo affresco di scuola umbro-senese in parte perduto. Nel presbiterio, sull'arco trionfale sono ritratti i Quattro Evangelisti mentre nell'abside in alto a sinistra è rappresentata la Resurrezione di Cristo. Nel primo altare a sinistra della chiesa, chiamato Altare dei Dolori, vi è inoltre l'affresco di Pietro Perugino, oggi staccato e custodito nella Pinacoteca Civica, raffigurante il Padre Eterno, San Romano e San Rocco.

Informazioni pratiche per il Museo della Ceramica

Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 17:00. Chiuso il 25 dicembre, il 1 gennaio e il martedì da ottobre a marzo. Il costo del biglietto è di € 5 per sabato e i festivi, € 3 nei giorni feriali e € 1 per i ragazzi dai 6 ai 14 anni.

Informazioni pratiche per la Pinacoteca comunale

La Pinacoteca è aperta solo nei giorni di sabato e nei festivi, il biglietto è unico con il Museo della Ceramica di € 5.

Hotel a Umbria

Per prenotare un hotel in Umbria vi consigliamo di consultare Booking.com. Circa 500 hotel in Umbria con foto, descrizioni, prezzi e commenti di chi ha già soggiornato. Vai a Booking.com

Resta in contatto
Chi siamo | Contatti | Pubblicità | Privacy | Copyright | Newsletter |

© 2005-2013 Scrittura.org
Tutti i contenuti di questo sito sono proprietà letteraria protetta dal diritto d'autore internazionale.