Roma, il Foro Romano

Il centro dell'Antica Roma

Il Foro Romano è una zona archeologica molto prestigiosa che un tempo aveva la funzione di centro politico, economico e religioso della città di Roma. Il Foro sorse dopo il risanamento della valle paludosa che si estendeva tra il Palatino e il Campidoglio. Subito dopo l'ingresso, vicino al Colosseo, si giunge sulla Via Sacra, che lo percorre da est a ovest, su cui sfilavano i generali vittoriosi in omaggio al Tempio di Giove Ottimo Massimo sul Campidoglio.

Qui si incontrano i frammenti della Basilica Emilia che si chiama così in omaggio alla gens Emilia, innalzata nel 179 a. C. Il selciato della strada detta Argiletum la separa dalla Curia, antica dimora del senato romano. Poco dietro c'è il grande arco di Settimio Severo a tre arcate divise da colonne bianche e rimasto quasi integro. Il senato nel 203 d. C. dedicò questo arco all'imperatore Settimio Severo e ai suoi due figli, Caracalla e Geta, per festeggiare la vittoria sui Parti conseguita con due campagne militari concluse rispettivamente nel 195 e nell'anno della dedica. A seguire ci sono i Rostri, tribune dalle quali parlavano gli oratori romani.

Nel 43 a. C. Marco Antonio dispose l'aggancio della testa e delle mani di Cicerone ai rostri, poiché aveva pronunciato dalla stessa tribuna quattoridici orazioni contro di lui. Lo spazio esteso che si trova tra l'Arco di Settimio Severo, la Cura e la Basilica Emilia costituisce quella che è denominata la piazza del Foro. Qui si trova la colonna di Foca, eretta in onore dell'omonimo imperatore bizantino per rendergli omaggio del dono del Pantheon. Interessanti da vedere nell'area verde del Colle Palatino le meravigliose ville tra cui le più note sono la Domus Flavia e la Domus Augustana.

Edifici e monumenti del Foro Romano

Faremo un percorso degli edifici e dei monumenti scomparsi o ancora visibili all'interno del Foro Romano.

Tabularium

Il Tabularium è l'archivio di Stato di Roma antica edificato dall'architetto Lucio Cornelio nel 79 a. C. per ordine di Quinto Lutazio Catulo, console nel 78 a. C. Fu usato come prigione e deposito nel corso del Medioevo. La struttura è lunga 73.6 metri. Dietro il grande portico c'erano diversi ambienti a volta, disposti su più piani in modo da superare il dislivello tra il colle e il Foro Romano.

Antiquarium Forense

Si trova non lontano dall'Arco di Tito ma gran parte dei reperti sono posti in una zona non ancora aperta al pubblico. La parte accessibile alle visite è il piano terra. All'ingresso si può ammirare la statua in marmo di Esculapio con fanciullo nell'atto di sacrificare il gallo. Dal chiostro si passa alla Sala I dove c'è il plastico del sepolcreto arcaico. Nella sala II ci sono i reperti rinvenuti nelle tombe infantili del sepolcreto arcaio e nella III ci sono i frammenti del Tempio di Vesta. Nella sala IV sono situati i reperti relativi alle fasi più antiche degli edifici scavati nel Foro. Indichiamo degni di attenzione i frammenti di terracotta e di tegole provenienti dalle stratigrafie del Comizio e il corredo ritrovato nei Doliola. Al centro della stanza, nella vetrina, ci sono i reperti della Via Sacra e dei pozzi repubblicani.

Casa di M. Emilio Scauro

La casa di questo famoso personaggio di Roma del I secolo a. C. si trovava vicino l'Arco di Tito. Di questa abitazione è stato rivenuto un settore sotterraneo in cui erano inclusi una stanzetta con larario e alcuni ambienti molto piccoli, probabilmente adibiti come alloggi per schiavi. La casa di Scauro è l'unica ancora visibile che attesti l'esistenza di un quartiere molto popolato tra l'età arcaica e l'inizio dell'epoca imperiale.

Basilica di Massenzio

Questa Basilica fu costruita da Massenzio nello spazio precedentemente dedicato ai magazzini per la lavorazione e la conservazione delle spezie, ma fu portata a termine da Costantino e infine ristrutturata alla fine del IV sec d. C. L'interno della struttura è a tre navate , quella centrale è più grande e alta rispetto alle due laterali. La navata centrale era divisa da imponenti pilastri, quattro dei quali isolati al centro, che la ripartivano in tre parti, ognuna coperta da una grande volta a crociera. Qui c'era un' enorme statua in origine raffigurante Massenzio, ma in seguito adeguata a Costantino. La statua era di tipo acrolito, cioè le parti scoperte erano in marmo, il resto probabilmente in bronzo dorato.

Le parti marmoree ritrovate nel 1487 possono essere ammirate presso il cortile del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio. La Basilica è stata recentemente individuata come la sede della Prefettura Urbana, la carica più prestigiosa in età tardo-antica. Ciò che è rimasto in piedi della struttura sono la navata minore settentrionale con la grande abside e le arcate delle volte a botte; tutto il resto crollò forse con il terremoto al tempo di papa Leone IV, metà del IX secolo, e i materiali restanti furono portati via per essere sfruttati in altre costruzioni.

Horrea Vespasiani

Gli Horrea Vespasiani sono magazzini che avevano anche la funzione di mercato del pesce. Nel periodo adrianeo poi pare che questo complesso sia stato usato anche come sede dell'amministrazione imperiale.

Sacello di Bacco

E' un grande emiciclo in laterizio che si trova di fronte a un portichetto medievale. L'aspetto della struttura è stato appurato grazie a una moneta datata all'epoca di Antonino Pio che ha suggerito l'idea che l'emiciclo circondasse un tempietto rotondo dove era posta una statua. L'individuazione del Sacello di Bacco è stata fatta tramite un frammento di architrave curvilineo su cui vi è una parte di iscrizione riconducibile quasi certamente a questa struttura.

Domus Publica

Posta di fronte al Tempio di Romolo, era la casa del rex sacrorum, il re dei sacrifici, che all'interno della Repubblica aveva le funzioni sacerdotali del re. Fu anche l'abitazione di Cesare dal 62 a. C. fino al 15 marzo del 44 a. C., giorno della sua uccisione. Alcuni resti degli ambienti dell'edifico oggi sono preservati da una tettoia moderna, come il porticato, una canaletta in travertino e la stanza absidata ornata con un pavimento a mosaico. La Domus Publica venne dislocata sul Palatino nel 12 a. C. da Augusto e la struttura venne destinata alle Vestali.

Il tempio di Romolo

Questo tempio fu costruito per volere dell'imperatore Massenzio come omaggio al figlio, Romolo, morto precocemente nel 309 d. C. e quindi divinizzato. Recentemente però ci sono stati dei ripensamenti rispetto a questa identificazione e si sta valutando di posizionare in questo luogo il tempio di Giove Statore. E' probabile ipotizzare che l'appellativo "tempio di Romolo" sia stato solo un nome temporaneo fino all'arrivo di Costantino che avrebbe riportato il tempio al suo culto originario. L'edificio intorno alla metà del VI secolo d. C. venne adibito a vestibolo della chiesa dedicata ai SS. Cosma e Damiano.

Edicola

Di questa edicola è rimasta solo una parte delle due colonne ioniche in marmo. L'iscrizione posta sull'architrave ricorda che l'edificazione del monumento venne iniziata per volontà del Senato e del popolo romano. In quanto alla sua funzione ci sono ancora dei dubbi ma si pensa fosse un santuario.

Tempio di Antonino e Faustina

Questo Tempio fu dedicato in un primo tempo alla moglie dell'imperatore e successivamente anche all'imperatore stesso dopo la sua divinazzione. Ciò che resta della struttura sono le colonne in cipollino del pronao e il podio, la gradinata invece è stata ricostruita nel corso del restauro e il vano interno venne trasformato nel VII-VII secolo nella chiesa di S. Lorenzo in Miranda.

Grande iscrizione dedicatoria

La dedica contenuta in questa iscrizione sotenuta da quattro pile di mattoni moderni, venne fatta nel 2 a. C. dal Senato in onore di Lucio Cesare, figlio di Augusto e suo futuro successore.

Tempio dei Divo Giulio

Questo tempio, inaugurato il 18 agosto del 29 a. C., venne fatto costruire da Augusto in onore di Cesare, divinizzato dopo la morte, proprio nel posto in cui fu ucciso. Ciò che rimane del tempio sono solo i frammenti del podio.

Basilica Fulvia-Emilia

Il nome di questa Basilica ricorda la gens Aemilia che nel I secolo a. C. impreziosì la struttura costruita nel 179 a. C. dai censori Marco Fulvio Nobiliore e Marco Emilio Lepido. Molto interessanti sono il pavimento con lastre di marmo databile dopo il 14 a. C., anno dell'incendio, e i rilievi di epoca tardo-repubblicana con scene mitiche che fanno riferimento alle origini della città di Roma e alla famiglia Emilia.

Curia Giulia

Questa struttura fu costruita per volere di Cesare ma fu terminata grazie ad Augusto nel 29 a. C. E' uno degli edifici tardo-antichi meglio conservati in tutta Roma anche perchè nel VII secolo fu trasformato nella chiesa di San Adriano.

Lapis Niger

Questo è il luogo in cui si pensa che sia stato ucciso Romolo dai senatori a causa dell'uso tirannico dei suoi poteri. Il nome " Lapis Niger" fa riferimento al marmo nero presente in questo recinto circoscritto da lastre di marmo collocate in verticale.

Base dei Decennali

E' una colonna onoraria posta su un basamento moderno in mattoni, vicino l'Arco di Settimio Severo, in ricordo del decimo anniversario del potere dei Cesari in merito alla Tetrarchia. Sul lato del basamento rivolto verso la Curia Giulia sono raffigurate due Vittorie alate che mantengono uno scudo su cui è presente un'iscrizione dedicata ai dieci anni di regno dei Cesari. Sul lato est vi è la rappresentazione di una processione di senatori. Sul lato ovest sono ritratti un toro, una pecora e un maiale da sacrificare seguiti da inservienti e da un uomo con la toga. Sul lato meridionale c'è Cesare raffigurato su un altare nell'atto di fare una libagione mente una Vittoria vola per incoronarlo.

Arco di Settimio Severo

Questo arco venne edificato nel 203 d. C. per commemorare le vittorie ottenute dall'imperatore contro i Parti. E' tutto rivestito in marmo ed è sormontato da un alto attico su cui si può ancora vedere l'iscrizione dedicatoria. La decorazione delle facce principali dell'arco è molto laboriosa e ricca.Il podio di ogni colonna era decorato con figure di soldati romani che scortano prigionieri parti, mentre ai lati dell'archivolto centrale ci sono due Vittorie alate che portano trofei e che si avviano verso la chiave di volta centrale su cui è rappresentato Marte.

Umbilicus Urbis

E' una costruzione circolare in mattoni sovrapposta a una cavità sotterranea munita di una piccola porta che veniva aperta tre volte l'anno. Rappresentava il centro, l'ombelico di Roma. Una recente supposizione vuole che la costruzione coincidesse con il Mundus, un luogo sacro dedicato a Proserpina e Dite, dove Romolo avrebbe scavato una fossa circolare che si narra fungesse da passaggio per gli Inferi.

Miliarium Aureum

Si ritiene che sia la pietra miliare iniziale di tutte le strade romane. La colonna venne fatta edificare nel 20 a. C. da Augusto per illustrare la distanza di Roma dalle principali città dell'Impero Romano.

Tempio di Saturno

I lavori per la realizzazione di questa struttura cominciarono verso la fine del periodo regio e finirono nel 498/497 a. C. circa, all'inizio della Repubblica, per essere poi ricostruito nel 42 a. C. grazie al bottino della guerra di Siria.

Tempio della Concordia

Di questo tempio rimangono il podio in muratura, parte delle pareti, l'ingresso della cella composta da due lunghi blocchi di marmo e il nucleo del basamento della statua per il culto della dea posizionata in fondo alla cella. La costruzione di questa struttura avvenne nel 367 a. C., per volontà di Marco Furio Camillo, come celebrazione della pace tra patrizi e plebei grazie alla loro parificazione nei diritti politici.

Tempio di Vespasiano e Tito

Solo tre colonne corinzie rimangono del tempio in omaggio a Vespasiano e a suo figlio Tito. Questa struttura venne completata sotto l'imperatore Domiziano ed era provvista di un pronao con sei colonne di fronte e due sui lunghi lati.

Portico degli Dei Consenti

E' un piccolo portico a forma di angolo ottuso cadenzato da colonne in stile corinzio. In questo monumento erano conservate le statue degli Dei Consentes, ovveri gli dei consiglieri, dodici divinità del pantheon romano. L'iscrizione posta sull'architrave ricorda i lavori di restauro effettuati nel 367 d. C. ad opera di Pretestato, prefetto della città.

Basilica Giulia

Fu costruita intorno al 54 a. C. per volere di Cesare e fu completata sotto Augusto. Nel 14 d. C. fu distrutta da un incendio ma venne celermente ricostruita nel 12 d. C. e dedicata ai nipoti di Augusto, i principi ereditari Gaio e Lucio. La Basilica misurava 101x49 metri ed era composta da una grande aula centrale attorniata sui quattro lati da una doppia fila di portici su pilastri in laterizio e travertino che formavano 5 navate.

Colonna di Foca

Segueno le indicazioni dell'epigrafe presente sul plinto, la Colonna di Foca era sormontata da una statua d'oro dedicata all'imperatore bizantino Niceforo Foca. Questo monumento venne dedicato all'imperatore nel 608 d. C. da parte della Chiesa come ringraziamento particolare per aver ricevuto in dono il Pantheon, consacrato al culto cristiano di Santa Maria ad Martyres. La Colonna è stato l'ultimo monumento in ordine di tempo ad essere edificato nel Foro; dal 608 d. C. in poi iniziò il graduale abbandono di questa zona.

Ficus, olea, vitis

E' uno spazio non selciato fin dall'antichità in cui vennero piantati un fico, un olivo e una vite che si narra fossero già presenti nell'area centrale del Foro. Queste tre piante erano fondamentali all'interno del commercio romano che nel V-IV sec. a. C. si basava maggiormente sulla loro vendita.

Tempio dei Castori

Il Tempio dei Dioscuri detto anche dei Castori è di epoca augustea ma fu costruito nel 6 d. C. per volontà di Tiberio. L'edificazione del tempio fu intrapresa dal dittatore Aulo Postumio Albino in ricordo della comparsa dei Dioscuri, Castore e Polluce, che avvisarono della vittoria romana sui Latini nella battaglia del Lago Regillo nel 499 a. C.

Lacus Iuturnae

Quest'area venne dedicata alla ninfa Giuturna, sorella del mitico re Turno, per la sorgente che è qui presente e che venne identificata con la stessa. Le acque della sorgente convergevano nel bacino ancora ben conservato che venne edificato verso la fine del II secolo a. C. Questo bacino è rivestito in marmo ed ha una forma piuttosto quadrata. Al centro vi è un basamento sul quale ci sono le due statue dei Dioscuri databili per la fine del II secolo a. C. di cui rimangono solo dei frammenti.

Informazioni per la visita

L'accesso al Foro Romano avviene da via San Gregorio, di fronte al Colosseo.

Orari di apertura: martedì - domenica 9.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima), 24 dicembre e 31 dicembre 9.00 - 14.00 Giorni di chiusura: tutti i lunedì, 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 Dicembre.

Costo del biglietto: il biglietto è in vendita alla biglietteria esterna ma è acquistabile anche presso le biglietterie del Palatino in Via di San Gregorio n. 30 (Palatino) oppure in Largo Salara vecchia n.5/6 (Foro Romano) e comprende anche l'ingresso al Palatino e Foro Romano. Intero: 12 euro, ridotto: 7,50 euro per i cittadini della Unione Europea tra i 18 e i 24 anni e per i docenti della Unione Europea (esibendo un documento d'identità valido); gratuito: cittadini dell'Unione Europea sotto i 18 e sopra i 65 anni (esibendo un documento d'identità valido.

Come arrivare: Metropolitana linea A fermata Colosseo.